Non Ci Serve Il Permesso

Ci hanno abituati a chiedere. A fare domanda. A compilare moduli. A chiedere autorizzazioni per vivere la nostra vita: per vendere il nostro formaggio, per costruire una stalla, per proteggere un confine, per usare la nostra lingua.

Ma i nostri nonni non chiedevano. Piantavano. Riparavano. Scambiavano. Decidevano in assemblea. Difendevano ciò che era loro, senza bisogno di un timbro esterno.

Il Ticino, i Grigioni, l’Oberland bernese, il Vallese: tutti raccontano la stessa storia. Una storia di villaggi che si autogovernano. Di famiglie che coltivano la terra senza debiti. Di comunità che conoscono i propri ritmi, i propri boschi, i propri nomi. La Svizzera non è nata dalle regole. È nata dal rifiuto delle regole imposte da fuori.

Oggi vogliono riportarci in gabbia, solo che la chiamano “integrazione”. Vogliono legarci con fili invisibili: regolamenti, standard, incentivi, agende. Ma noi non siamo una regione da sviluppare. Siamo una civiltà da ricordare.

Non ci serve il permesso.
Non ci serve l’approvazione.
Ci serve solo memoria, coraggio e vicinanza.

Riprendere la sovranità non significa isolarsi. Significa diventare affidabili a livello locale. Significa guardare in faccia chi ci sta vicino. Significa fidarsi dei nostri strumenti, delle nostre mani, della nostra voce.

Liga Helvetica non vi dice cosa fare.
Dice solo: smettiamo di aspettare.
Agiamo prima che la memoria svanisca.

Liga Helvetica
Val Colla, Estate 2025

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